27 Gennaio,"Giornata della Memoria "

Due testimonianze dello scrittore austriaco Stefan Zweig ( 1881-1942 )


" Lì i libri venivano, secondo una vecchia consuetudine germanica – il Medioevo era tornato di moda – messi alla gogna, inchiodati al “palo del disonore” (possedevo io stesso un esemplare di una delle mie opere trafitto in questo modo da un chiodo, che uno studente mio amico aveva tratto in salvo dopo l’esecuzione e mi aveva poi donato); oppure, non essendo purtroppo permesso bruciare vive le persone, venivano ridotti in cenere in grandi roghi, accompagnati da versetti patriottici."
( " Il Mondo di Ieri " Stefan Zweig )

 
" Anxiety " ( 1894 ),E.Munch



 " ...ogni volta,dopo un interrogatorio della Gestapo,era come se i miei stessi pensieri si assumessero l'incarico di portare avanti quella sevizia del chiedere,indagare e tormentare,in maniera forse persino più crudele : poiché quegli interrogatori finivano pur sempre dopo un'ora,e i miei mai,grazie all'insidiosa tortura di quella solitudine.E intanto intorno a me c'erano sempre e soltanto il tavolo,
l'armadio,la tappezzeria,la finestra,nessuna distrazione,niente libri,né giornali,nessun volto nuovo,neppure una matita per annotare qualcosa o un fiammifero con cui giocare
niente,niente,niente.
Solo allora mi accorsi di quant'era diabolicamente ingegnoso,quanto agghiacciante  da un punto di vista psicologico il sistema della camera d'albergo.
Forse in un campo di concentramento sarei stato costretto a trascinare pietre sino a che le mani non avessero sanguinato e i piedi non mi fossero diventati due pezzi di ghiaccio dentro le scarpe,e mi avrebbero stipato in una baracca assieme ad altri venti,in mezzo al gelo,al tanfo.
Ma avrei potuto vedere delle facce,guardare un campo,una carriola,un albero,una stella,qualcosa,
qualsiasi cosa,mentre lì,intorno a me,c'erano sempre e solo le stesse cose - tutto uguale,
spaventosamente uguale."
( " La Novella degli Scacchi ",S.Zweig )

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