"LA SIRENETTA" di Hans Christian Andersen

"Tu,povera sirenetta,ti sei studiata con tutto il cuore di giungere il fine,dietro al quale noi pure ci struggiamo;hai penato e sopportato: per la tua bontà sei assurta al mondo degli spiriti;e di qui a trecent'anni,potrai avere anche tu un'anima immortale.La Sirenetta alzò gli occhi snebbiati verso il sole di Dio,e,per la prima volta,li sentì riempirsi di lacrime."




Pubblicata nel 1836,"La Sirenetta" è tra le fiabe più conosciute e amate della storia.Il suo mito,uscito dalla penna,ma anche dal genio e dal cuore del favolista Ans Christian Andersen (1805-1875,figlio di un ciabattino),non conosce confini o tempi ma continua con il suo inarrestabile successo,commuovendo ancora migliaia di bambini e non solo.

Lo scrittore danese si ispirò alla fiaba di "Undine" (1811),grande capolavoro dell'epoca di Friedrich La Motte Fouqué (1777-1843,favolista tedesco) dove una sirena sposa un cavaliere per avere un'anima immortale.Andersen però la portò verso una "strada più conforme alla natura e più divina".
Complice anche il grande movimento culturale che imperversò in  Danimarca fin dagli inizi dell'ottocento,il Romanticismo,che pose in questa nazione come sua caratteristica "l'elemento religioso".


Ans Christian Andersen

E proprio nella bella sirenetta in cui convergono questi nuovi elementi.
La vena romantica,ovvero l'amore,il sentimento più grande che esista,ma visto qui anche come sacrificio;la sirenetta per amore del principe è disposta a rinunciare alla sua natura,alla sua voce e sopportare gli aghi invisibili sotto i piedini che le provocano dolori indicibili.
L'elemento religioso,Andersen fervente cattolico non poteva lasciare la protagonista dissolversi come spuma nel mare ma la fa resuscitare come "figlia dell'aria" grazie ad un gesto di bontà.




Il carattere del magico seppur sottolineato,non risulta assolutamente come punto focale della vicenda,anzi appare come un motivo "isolato".Ciò presenta questo tipico velo di tristezza e crudeltà che accomunano tutte le fiabe del danese e che ce le rendono molto più vicine alla nostra natura che allontanate nel mondo del fantastico.
D'altronde la storia della sirenetta è sentitamente umana,il desiderio di vivere in un altro mondo,l'amore come sacrificio e insieme la rinuncia,il dolore e infine il suo atto generoso che la premia per un fine a cui ha sempre auspicato,l'anima immortale e quindi il Paradiso.




Andersen mise nel personaggio tutto il suo essere:lui innamorato di una aristocratica non riuscì mai ad esprimere i suoi sentimenti essendo così distante da quella classe elitaria a cui non pote aspirare,da qui viene il mutismo della protagonista.*
Anche la statua eretta in Danimarca in suo onore è alquanto simbolica,rappresentando la sirenetta con le gambe,il volto rivolto verso la terraferma,comunque immobile su uno scoglio.
Nel 1989 la Disney ne fece un capolavoro dell'animazione,ma l'intensità che le diede Andersen rimane impareggiabile.







*Alcuni pensano che lo scrittore sia stato omosessuale.

Fonti:

"Andersen,tutte le fiabe",Brunamaria dal Lago Veneri,Newton & Compton Editori.

Commenti

  1. Per tutti gli amanti dell'iconografia, di Hans Christian Andersen e della meravigliosa favola de La sirenetta...
    Un viaggio iconografico che percorre la vita, gli amori e i tormenti interiori del grande narratore di fiabe, Hans Christian Andersen, il retroscena che si cela dietro le origini della sua sirenetta e i mille volti di quest'ultima interpretati da grandi artisti, dagli esponenti della Golden Age of Illustration all'animazione Disney.
    Per tutti gli amanti dell'iconografia, della storia dell'arte, delle favole, qui tutte le info del libro:

    http://denisesportfolio.altervista.org/andersen-sirenetta-iconografia-fiaba-1873-2013/
    http://www.arborsapientiae.com/libro/17873/andersen-e-la-sirenetta-iconografia-di-una-fiaba-1873-2013-cdo-3-denise-sarrecchia.html

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