Beatrix,"una società che si vendica"








"Esistono ancor oggi in Francia,e in Bretagna in special modo,alcune città rimaste completamente estranee a quel sommovimento sociale che conferisce al diciannovesimo secolo la fisionomia che gli è propria". ("Beatrix")








Dedicato ad una nobildonna inglese (Sarah Lowell),"Beatrix"(1839) dello scrittore francese Honorè de Balzac(1799-1850),è molto più di un romanzo,è una grande commedia che ricorda molto da vicino quelle di Moliere e Beaumarchais nello svolgimento della vicenda e negli intrecci.




Ambientato nel 1836,la scena si apre in Bretagna e più precisamente a Guèrande,piccola città di stampo ancora medioevale,chiusa,bigotta,con usi e costumi cadenzati nel tempo.




Protagonosta maschile il "bel" Calyste de Guenic,nobile bretone,ingenuo,con una educazione rigorosa alle spalle e un profondo bisogno d'amare nel modo più assoluto.




Personaggio femminile (per metà libro),Felicitè des Touches,anch'essa nobile,conosciuta come scrittrice con lo pseudonimo di Camille Maupin.




Vera regina incontrastata del romanzo è però "affamata Beatrix",marchesa di Rochefide,che piomba nella vicenda all'improvviso e cambia la vita dei personaggi.Bionda,"nuova Eva",in bilico tra vizio e virtù,si mbolo di perversione,forte sensualità e illusione; di cui Calyste si innamora,di un amore idealizzato.



La seconda parte si svolge a Parigi,dove ritroviamo il bel Calyste sposato con Sabine de Grandlieu,dolce creatura bella e fedele,ma irretito ancora una volta dalla marchesa.



A dipanare il fili della matassa di questo intricato romanzo è la duchessa de Grandlieu (madre di Sabine),simbolo di una "società che si difende",che grazie ad ambigue conoscenze e un pò di opportunismo riesce nel suo intento.



Si tratta di un libro poco conosciuto ma di chiara genialità dove il buon Balzac presenta come sempre personaggi,posti e la società provinciale e parigina nel modo più mirabile,da grande ritrattista quale era.



Un romanzo da gustare.






"...Eva è bionda,le brune discendono da Adamo,le bionde somigliano a Dio:la sua mano,una volta conclusa la creazione,ha lasciato su Eva l'ultimo pensiero."




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